“NAMIBIA NÃO!” LA PIÉCE TEATRALE DI ALDRI ANUNCIAÇÃO DEBUTTA IN EUROPA NELL’ANNO DEL BRASILE IN PORTOGALLO
Antonella Rita Roscilli
Una scena di “Namibia Não!” /Foto divulgazione
E' una piéce teatrale brasiliana originale per la tematica affrontata e impeccabile nell'interpretazione. Approda proprio in questi giorni nella città portoghese di Porto, nell’Anno del Brasile in Portogallo. Stiamo parlando di “Namibia Não!” che debutta il 29 maggio al Teatro Nacional São João di Porto. Scritta dal drammaturgo e attore brasiliano Aldri Anunciação, la geniale piéce parla di razzismo utilizzando una sottile vena umoristica e ha già collezionato in Brasile diversi premi per la sua sceneggiatura, regia e interpretazione.

La piéce ha visto il debutto nelle vesti di regista teatrale dell’attore brasiliano Lázaro Ramos. E’ diventata un libro, pubblicato dalla casa editrice Edufba (della Università Federale di Bahia) con un tiraggio di 2000 esemplari. Ha ricevuto il Prêmio Fapex de Teatro nel 2010 ed è stata una delle attrazioni del FIAC (Festival Internacional de Teatro da Bahia). L’argomento trattato parte da una situazione ipotetica: è l’anno 2016 e il governo brasiliano decreta che tutti i cittadini neri (o di melanina accentuta, così definita dall’autore), vengano catturati e reinviati in un paese dell’Africa, come riparazione sociale ai danni causati durante 300 anni di lavoro schiavo in Brasile.

I due protagonisti André e Antônio passano il giorno chiusi in casa (una scenografia quasi esistenzialista, mobile e tutta bianca) a discutere l’assurdità del razzismo, delle lacune educative e finanziarie. Ognuno dei due, dal proprio punto di vista, analizza le conseguenze di un suo ritorno in Africa, dando la mano allo spettatore e stimolandolo all'analisi della storia, della politica, del razzismo, della schiavitù, dei tempi attuali. Con umore e grande intelligenza, a partire dal confinamento dei due cugini in un appartamento a causa di questo provvedimento, lo spettacolo provoca una riflessione e una discussione sulla situazione dei neri in Brasile e sul razzismo. Quale la loro identità?

Si devono definire africani, afro-brasiliani o brasiliani? E quale è ormai la loro patria: l’Africa o il Brasile? Esaltazione delle radici dei loro antenati, apartheid culturale o integrazione nel corpo culturale che li deve definire brasiliani? E ancora: le culture di origini africane, ma che si sono sviluppate in Brasile, ormai sono da considerarsi parte del corpo culturale brasiliano e si possono definire brasiliane? E se loro tornassero in Africa come verrebbero accolti e visti dagli africani abitanti del paese africano che ipoteticamente li ospiterebbe? E loro stessi lì si definirebbero africani o brasiliani?

Insomma scaturiscono molte domande, molti spunti riflessivi e analisi che soprattutto in questi anni sono in discussione in Brasile da parte di studiosi. Tra questi vogliamo ricordare una acuta e brillante analisi dell'intellettuale sociologo e geografo baiano Milton Santos, recuperabile in youtube, dal titolo “Milton Santos sobre a politica racial brasileira”. Rmane incredibile che nel secolo XXI ancora si debba parlare di razze

“Namibia Não!” venne rappresentato per la prima volta nel marzo 2011 al Teatro Castro Alves della città brasiliana di Salvador e presto divenne una piéce con alti indici di pubblico (più di 400.000 spettatori) proprio per la maniera lieve e sottile con cui tratta il problema delle relazioni etniche in Brasile. Da allora è stato rappresentato in vari stati. Il testo venne selezionato per il “Núcleo de Leituras - Negro Olhar” nel 2010 nel “Centro de Cultura Laura Alvim” dove ebbe una ottima ricezione di pubblico.

In questi due anni è stato rappresentato in diverse capitali del Brasile, tra cui ricordiamo Rio de Janeiro, Curitiba, Fortaleza. Brasilia e Sao Paulo dove recentemente ha ricevuto il Premio R7 di Migliore Testo di Teatro del 2012 con una votazione popolare che ha visto impegnati più di 100.000 votanti. In Brasile la piéce ha visto l’interpretazione di Flávio Bauraqui. Per il debutto in Portogallo è, invece, prevista l’intepretazione dell’attore Sérgio Menezes (che ha lavorato in Brasile nella Rede Globo in varie novele) insieme allo stesso Aldri Anunciação.

Lo spettacolo teatrale brasiliano “Namibia Não!” nelle recensioni in giornali e riviste specializzate, viene considerato dai critici come uno spartiacque nell’estetica della drammaturgia negra brasiliana, perchè unisce intrattenimento e riflessione sociale in un materiale scenico di ampio approccio popolare e nel quale la tessitura sociale della tematica si intrecia alla poetica del linguaggio teatrale.
Antonella Rita Roscilli, brasilianista, giornalista, scrittrice e traduttrice. Si dedica alla divulgazione di cultura e attualità del Brasile e Paesi dell’Africa lusofona. Laureata in Lingua e Letteratura Brasiliana presso “La Sapienza”, Università di Roma, è Mestre em Cultura e Sociedade presso la Ufba. Biografa della memorialista brasiliana Zélia Gattai Amado, ha pubblicato le opere Zélia de Euá Rodeada de Estrelas (ed. Casa de Palavras, 2006), Da palavra à imagem em “Anarquistas, graças a Deus” (ed. Edufba/Fapesb, 2011). Ha curato in Italia la post-fazione dell’edizione di Un cappello di viaggio (ed. Sperling &Kupfer) di Zélia Gattai. Ha aperto in Italia il Centenario di Jorge Amado alla BNC di Roma. Corrispondente per l'Italia della "Fundação Casa de Jorge Amado" di Salvador (Bahia). Membro corrispondente dell'ALB (Academia de Letras da Bahia) e Socia correspondente dell’IGHB (Instituto Geográfico e Histórico da Bahia).